Nell’industria equina si sono radicate molte idee sbagliate sul seme congelato ed una di queste è quella relativa ai costi di produzione ed utilizzo di questo tipo di materiale seminale e di quello refrigerato. Tutti noi abbiamo sentito brutte storie di proprietari di cavalle che hanno speso migliaia di euro per acquistare seme congelato e che non sono riusciti ad ottenere nessuna gravidanza, o quelle di proprietari di stalloni che hanno investito ingenti quantità di denaro per congelare seme che è poi risultato essere di scarsa qualità e che non ha dato origine ad alcuna gravidanza. Il più delle volte, questi “incubi” sono il risultato di uno scadente controllo di qualità eseguito sul seme che viene commercializzato, ed il seme di scarsa qualità, che sia fresco, refrigerato o congelato, porta quasi sempre ad uno spreco di denaro, a cavalle “vuote” e ad allevatori scontenti. Questo articolo riporta informazioni oggettive su quanto costi realmente usare seme congelato, in modo che sia i proprietari degli stalloni che quelli delle fattrici possano prendere le loro decisioni in modo consapevole.
Per portare avanti questa discussione, ipotizziamo di avere a che fare con seme congelato o refrigerato di buona qualità che viene lavorato da un laboratorio professionale che abbia una buona esperienza nella preservazione del materiale seminale. In questo contesto saranno usati valori medi relativi alla produzione spermatica e alla stima dei costi; è ovvio che, nel caso si abbia a che fare con uno stallone che produce ad ogni raccolta un numero elevato di spermatozoi di buona qualità, i costi di produzione saranno inferiori visto che si potranno produrre un numero superiore di dosi per eiaculato. Al contrario, si avranno costi di produzione superiori nel caso si lavori con uno stallo che produce un numero ridotto spermatozoi o eiaculati di scarsa qualità iniziale.
Costi di Produzione per il Seme Refrigerato
Il costo totale per produrre un puledro con seme refrigerato o congelato non è altro che la somma dei costi sostenuti dal proprietario dello stallone per produrre seme e da quello della fattrice per utilizzarlo. Il costo di produzione del seme refrigerato per il proprietario dello stallone, dipende da come e da chi viene eseguita la raccolta e la preparazione. Per esempio, una grande stazione di monta che gestisce un numero considerevole di stalloni potrebbe prendere la decisione di costruire strutture dedicate alla raccolta e lavorazione del seme e di assumere personale specializzato nella gestione degli stalloni e nelle procedure di laboratorio; sarà inoltre necessario acquistare tutte le necessarie attrezzature di laboratorio. Tutto ciò rappresenta un ingente investimento per il proprietario dello stallone e può avere maggior senso nel caso in cui la stazione di monta lavori con diversi stalloni che “coprono” un numero considerevole di cavalle. Bisogna inoltre ricordarsi che i cavalli sono riproduttori stagionali e che pertanto lo staff impiegato per gestire raccolta e produzione del seme deve anche essere retribuito per i 4-5 mesi dell’anno al di fuori della stagione di monta. L’allestimento di un laboratorio necessita dell’acquisto di incubatore, microscopio a contrasto di fase, bagno-maria, conta spermatozoi e materiale di consumo per la raccolta e la lavorazione del seme, mentre la struttura dovrà anche avere una zona raccolta seme attrezzata con un manichino.
Bisogna inoltre ricordare che la legge italiana prevede che uno stallone che funziona con seme refrigerato deve rimanere residente in modo continuativo in un centro autorizzato per la produzione di seme. Nel caso in cui il proprietario di un singolo stallone non voglia investire denaro per la predisposizione di una struttura adeguata alla raccolta e lavorazione del seme, dovrà inviare il proprio riproduttore in un centro produzione seme per tutta la durata della stagione di monta. I costi di raccolta, preparazione e spedizione del seme refrigerato vengono solitamente assorbiti dal proprietario della fattrice.
Costi di Produzione del Seme Congelato
I costi che il proprietario di uno stallone deve sostenere nel caso in si decida di produrre seme congelato sono facilmente calcolati sommando i costi per la raccolta e la lavorazione del seme, quelli del mantenimento dello stallone presso il centro di produzione, per l’esecuzione dei test sanitari e lo stoccaggio del seme. Questo investimento deve essere recuperato dal proprietario dello stallone al momento della vendita di un contratto di monta con seme congelato.
Costi del Proprietario della Fattrice
Per ottenere risultati ottimali è assolutamente necessario che si scelga un veterinario esperto in riproduzione per far gestire la propria cavalla da inseminare con seme refrigerato o congelato. Tutto ciò diventa estremamente importante nel caso in cui si abbia a disposizione una sola dose di seme congelato da utilizzare per ogni calore, oppure se si debba inseminare la propria fattrice con seme refrigerato di scarsa qualità. I migliori risultati si ottengono quando l’inseminazione viene eseguita vicino al momento dell’ovulazione e pertanto si potrebbe ipotizzare che sia necessario effettuare frequenti ecografie: questo è il motivo per il quale moti allevatori mandano le loro fattrici presso strutture specializzate in riproduzione. Esistono però tecniche di gestione riproduttiva quali l’ultrasonografia e l’impiego di sostanze di sostanze ormonali che possono essere usate per ottimizzare il calore ed il momento dell’ovulazione, in modo da evitare il fatto di monitorare ogni 6 ore le fattrici. I proprietari degli stalloni potrebbero migliorare i risultati e ridurre i costi, se semplicemente mettessero a disposizione due dosi di seme congelato per ogni calore in modo che le cavalla possano essere visitate una sola volta al giorno, così come succede con il seme refrigerato. Pertanto, con il seme congelato, o il proprietario della fattrice spende più soldi in prestazioni veterinarie per far visitare la cavalla più volte al giorno o il proprietario dello stallone mette a disposizione due dosi per calore, in modo che il costo di gestione della fattrice possa essere simile a quello del seme refrigerato. I costi di spedizione del seme, sia esso refrigerato o congelato sono tipicamente pagati dal proprietario della fattrice. I costi di spedizione del seme congelato sono più alti di quelli di quello refrigerato, cosa però che può essere ovviata dal fatto di farsi spedire con debito anticipo rispetto al calore tutte le dosi che dovranno essere usate durante la stagione, ovviando anche al fatto di dover “saltare” un calore per impossibilità di ricevere seme refrigerato proprio nel giorno in cui ce ne sarebbe bisogno.
Efficienza
Un punto critico che spesso viene toccata quando si discute l’economia del seme refrigerato e di quello congelato è quello dell’efficienza delle due tecnologie e per questo motivo è importante, quando vengono paragonate fra di loro, che venga considerato il “costo per dose utilizzabile”. Dal momento della raccolta il seme refrigerato sopravvive per 24 – 48 ore e quindi, nel caso non venga usato entro questo lasso di tempo, deve essere eliminato. Per alcuni stalloni, soprattutto all’inizio ed alla fine della stagione di monta, la raccolta viene spesso eseguita per spedire seme solo per una o due fattrici; cosa questa che porta ad eseguire raccolte in modo non continuativo con il probabile risultato di ottenere seme di qualità non ottimale. La dose standard di seme refrigerato contiene solitamente 1-2 miliardi due spermatozoi ed i proprietari delle fattrici pagano solitamente da 80€ a 100€ per riceverne una. Durante la stagione di monta invece, lo stallone “medio” sarà raccolto per produrre seme da spedire per due cavalla alla volta. Infine, le raccolte di seme urgenti od eseguite durante il weekend, le spedizioni via aereo o quelle fatte più volte per lo stesso calore possono aumentare considerevolmente questi costi.
Nel caso del seme congelato, lo stallone viene mantenuto in un regime costante di raccolta seme (3-4 volte per settimana) in modo da garantire la produzione del miglior prodotto possibile. Tutto il seme raccolto viene utilizzato per produrre dosi che il più delle volte contengono da 800 milioni a 1 miliardo di spermatozoi e che vengono stoccate in azoto liquido per tutto il tempo che verrà ritenuto necessario.
Esaminiamo a questo punto quali sono I costi associati alla fecondazione con seme congelato di 10 fattrici per 3 calori. Questo esempio è stato fatto considerando la produzione spermatica e la fertilità di uno stallone “medio”:
Numero totale di spermatozoi per raccolta = 8 miliardi (assumendo raccolte di seme a giorni alterni)
Motilità spermatica normale per il seme fresco e sufficiente (accettabile commercialmente) motilità dopo congelamento - scongelamento.
Percentuali di gravidanza per ciclo con seme refrigerato = 60%
Percentuali di gravidanza per ciclo con seme congelato = 50%
Costo di produzione per 36 dosi utilizzabili:
In media 8 dosi per congelamento e quindi servono 5 congelamenti per produrre 40 dosi.
Costo medio del congelamento seme = 350€ x 5 congelamenti = 1.750€
Mantenimento 2,5 settimane = 224€
3 raccolte per eliminare spermatozoi “vecchi” x 80€ l’una = 240€
Costo Totale = 2.214€
Costo per ogni dose utilizzabile = 55€
Costo produzione seme per ogni calore = 110€
Costo produzione per 36 dosi = 1.980€
Costi di produzione seme per fattrice gravida = 220€
Pertanto il confronto reale del costo per dose utilizzabile (55€ - 60€ per il seme congelato e 80€ - 100€ per il seme refrigerato) deve essere moltiplicato per il numero di dosi necessarie ad ottenere una gravidanza.
Nel nostro esempio sono mediamente necessarie 4.5 dosi di seme congelato per ottenere una gravidanza quando si utilizza il protocollo che prevede 2 dosi “a tempo” e pertanto il costo totale per cavalla gravida e per ciclo (assumendo il 50% di gravidanza per ciclo) è di 247€.
Visto che si presume che le percentuali di gravidanza per ciclo del seme refrigerato siano del 60%, con questa tecnica saranno necessarie solo 32 dosi (4 dosi per gravidanza) per ottenere lo stesso numero di cavalle gravide e pertanto il costo totale per fattrice gravida sarebbe di 320€. Nonostante tutto però, per il fatto che i calori delle cavalle si manifestano spesso in modo casuale, è più probabile che servano un minimo di 8 raccolte di seme per fornire queste 32 dosi; questo costo deve essere considerato nel costo totale per cavalla gravida. E’ ovvio che più è alto il numero di cavalle che uno stallone deve “coprire” durante la stagione, più sarà economicamente efficiente usare seme refrigerato visto che sarà inferiore la quantità di seme sprecato e più alto il numero di dosi prodotte per raccolta.
Questo articolo dovrebbe aiutare a dissipare il mito che fecondare una cavalla con seme congelato sia molto costoso e che pertanto questa tecnologia dovrebbe essere riservata solo a stalloni di elite o che esportano seme. L’uso del seme congelato può invece essere considerate alternativo o complementare all’impiego del seme refrigerato.
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